27 ottobre 2006

i miei autori : Ian Fleming


IL PAPA' DI 007
http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=902&biografia=Ian+FlemingLeonardo > Biografie
Ian Fleming



Intelligence planetaria
Sean Connery e Daniela Bianchi in: "Dalla Russia con amore"




















Ian Fleming

Ian Fleming è lo scrittore che ha partorito uno dei personaggi più famosi della letteratura moderna e della cinematografia mondiale: James Bond, l'agente dei servizi segreti inglesi il cui nome in codice "007" è oggi comune sinonimo di "agente segreto". Ian Lancaster Fleming nasce a Mayfair, Londra, il 28 maggio 1908. La sua famiglia fa parte dell'aristocrazia inglese: figlio di Valentine Fleming, deputato conservatore e ufficiale della Riserva, Ian è il secondo di quattro fratelli.



Ha solo 9 anni quando il padre viene ucciso durante la Prima guerra mondiale.

Nel 1921 inizia a frequentare il college a Eton, dove termina gli studi con qualche difficoltà; si distingue invece in campo sportivo, tanto da essere citato come uno dei migliori atleti del prestigioso istituto. Il giovane Ian è esuberante, ama le belle donne e le auto sportive, e non disdegna essere considerato un gran bevitore: per correggere la strada del ragazzo e impartire lui una disciplina più rigorosa, la madre lo iscrive all'Accademia Militare di Sandhurst.

Dopo solo un anno di Accademia Ian viene espulso a causa di una sua fuga notturna il cui obiettivo era quello di raggiungere una donna.




Nel 1928 la madre, delusa, gli toglie il sussidio mensile e lo invia in Austria, a Kitzbuhel, presso una coppia inglese che dirige una pensione per studenti. Immerso in un ambiente libero e stimolante, ben diverso dalla rigidità inglese, per buona pace della madre il suo profitto migliora.

Grazie all'amore per l'ambiente montano si appassiona all'alpinismo e allo sci, sport e ambientazioni che sovente ricorreranno nei futuri racconti di 007.



Prosegue gli studi frequentando i corsi di Politica Estera alle Università di Monaco e Ginevra. Intraprende la professione di giornalista per l'agenzia Reuter; seguono poi diverse attività tra cui inviato a Mosca del Times e consulente finanziario. Le sue passioni eccentriche si concretizzano nella fondazione del club "Le Cercle", dedicato al culto della gastronomia e del gioco d'azzardo (nel film "Licenza di uccidere", la prima apparizione di James Bond avviene proprio all'interno del club "Le Cercle").



Nel 1939 entra nel servizio segreto della Marina britannica: trascorre quegli anni dirigendo attivamente una serie di operazioni che saranno la base delle esperienze che daranno credibilità, vita e sostanza al personaggio di James Bond.



Nel 1952 sposa Anne Geraldine Rothermere, Contessa di Charteris. Durante il viaggio di nozze scrive "Casinò Royal", il suo primo libro con James Bond. Arriverà a scrivere in tutto dodici romanzi oltre a due raccolte di racconti su 007, un libro inchiesta sul traffico internazionale di diamanti e un romanzo surreale intitolato "Chitty Chitty Bang Bang".



Nella saga dell'agente segreto più famoso del mondo, Ian Fleming utilizzò molti episodi della sua vita personale oltre che professionale.

Morì all'età di 56 anni il 12 agosto 1964, per attacco cardiaco.



Il grande pubblico identifica il suo immortale personaggio, spavaldo, coraggioso, elegante, affascinante, con i volti degli attori che nei decenni hanno saputo meglio interpretare sul grande schermo le sue caratteristiche: da Sean Connery a Roger Moore, fino all'attuale Pierce Brosnan.

Credo che per moltissimi questo autore sia stato veramente un mito. Il suo personaggio ci accompagna da mezzo secolo e ancora ci affascina.

26 ottobre 2006

i miei autori : Jean & Josette Bruce


http://www.thrillermagazine.it/rubriche/1953/
Autore francese molto prolifico.

Queste pagine sono tratte dal primo romanzo pubblicato in Italia dalla Mondadori, nelle collana "segretissimo"
Era ottobre del 1960. L'autore aveva 30 anni.
Morirà,pochi anni dopo, in un incidente d'auto e la sua oper
a sarà continuata dalla moglie Josette per oltre una sessantina di altre avventure dell'eroe da lui creato: Hubert Bonisseur de la Bath Anche il cinema ha amato il personaggio dei Bruce.Anche se non ha avuto la stessa fortuna di un altro famoso agente. 007

23 ottobre 2006

Vanessa!!!

Questa signorina si è permessa di portarsi a casa ben tre medaglie! Non è fortissima?



Ma le sue medaglie valgono tre volte tanto , se guardiamo il posto dove si allena: una vecchia piscina riempita di materassi!!!
Quando penso che un qualsiasi imbecille per perdere peso frequenta delle palestre super moderne....

Anche questo fa parte dell' "Italia dei valori" come ama dire un tale che adesso è al governo?

Per fortuna che ci sono degli italiani, sia grandi che piccoli, che tirano avanti questa sgangherata carretta!....

19 ottobre 2006

amici... http://www.genovalibri.it/rubi_ferli/cinq_spillane http://www.gialloweb.net/img/copertine/th-spillane01.jpg









Uno dei miei giallisti preferiti. Quante serate ho passato in compagnia dei suoi personaggi!Sopprattutto Hammer e la bellissima Velda, che riuscivano a portarmi nelle strade di una New York inquietante.Grazie.



"Mickey Spillane. NonsoloHammer"
www.gialloweb.net .:. Recensioni

Le piu` profonde paure dell'America post-bellica sono state raccolte e magnificamente elaborate dal piu` violento scrittore che il noir abbia conosciuto in tutto il trentennio '50-'80: stiamo parlando, ovviamente, di Frankie Morrison, per tutti Mickey Spillane.
Penna instancabile, nato nel 1918 e ancora in attivita`, Spillane e` il creatore del detective piu` feroce e animalesco dell'intera letteratura criminale del periodo in questione, il mitico Mike Hammer. In questo personaggio si esprime la visione piu` cinica del genere.
L'America dei mitici Fifties "sta entrando in una fase di espansione economica e non ha bisogno che i suoi ritrovati valori borghesi vengano scossi". Il detective Hammer si fara` garante di quest'ordine: "[...] uccidera` i diversi e scopera` come un folle per assicurare alla patria un fallodemocratismo inattaccabile".
La serie conta almeno una manciata di capolavori: dall' esordio I, the Jury (Ti uccidero`, 1947) a Vengeance Is Mine (La vendetta e` mia, 1950), e poi The Gun Is Quick (Una ragazza e una pistola, 1950), The Big Kill (Il colpo gobbo, 1951), One Lonely Night... (Tragica notte, 1951), sino agli ultimi The Killing Man (L'uomo che uccide, 1989) e Black Alley (inedito da noi, 1996).

Spillane fidelizza il suo pubblico, riempiendo le storie di collegamenti interni: cosi`, in The Girls Hunter (Cacciatori di donne, 1962), ritroviamo, all'inizio della storia, l'investigatore ubriaco fradicio, in mezzo ai rifiuti e con le ossa rotte, roso dai sensi di colpa per la dipartita dell'amata segretaria. L'uomo vaga da 7 anni in quello stato (ne erano passati esattamente 10 dall'ultimo Hammer, Kiss Me Deadly, Un bacio mortale, 1952).
Ogni tanto riemergono, dai romanzi precedenti, frammenti del passato, dolorosi, sino a quando, quasi per caso, ad Hammer viene data la possibilita` di riscattarsi. Solo, senza amici, senza speranze, senza protezioni, il detective inizia le sue indagini, che lo portano ad incontrare la stupenda moglie di un senatore morto in strane circostanze. Ad Hammer non manchera` il tempo per infuocati rapporti sessuali con la donna. Il sesso ha qui una chiarezza sconosciuta agli autori classici; e` puro istinto, carnalita` insopprimibile ("due esseri i cui appetiti erano stati castigati troppo a lungo, ma che amavano il nutrimento del sesso troppo intensamente per saziarsi del piatto loro offerto, e sapevano gustare ogni portata sino a quella finale, da condividere in un'esplosione di volutta`" [2]). L'amicizia e` un sentimento interessato e passeggero ("Allora i tuoi amici sono solo quelli che hai in un dato momento. O li perdi per strada, o qualcosa trasforma l'amicizia in odio" ), la morte un alito vicino ("Quando uno ha per mestiere la morte, la sente: un istinto da animale gli dice quando e` vicina, anche se egli non la vede e la ode" ).
Su tutto domina un anticomunismo viscerale, che sfiora il razzismo piu` grezzo e pedestre, anche per l'epoca della grande paura atomica ("Morte e distruzione erano le sole cose di cui erano capaci quelli del Cremlino [...]. Non sanno cosa realmente sia la violenza. Li avrei trovati tutti, grandi e piccoli, dovunque fossero. Li avrei fatti a pezzi, ognuno in un modo diverso").


A lungo i critici hanno discusso sulla violenza nei libri di Spillane. Il nostro parere e` che essa e` talmente colorita, esasperata, troppo incredibile, persino per i piu` smaliziati, da avvicinarsi all'humour grottesco o alla fulmineita` del fumetto ("Delle palline di fuoco mi esplodevano nel cervello e il respiro mi era ancora legato in pancia in una specie di nodo quando lo sfollagente comincio` a scendere a tutta forza su di me. Alzai la pistola e gli sparai in mezzo alla faccia facendogli schizzare le cervella per la strada" [6]). Non e` un caso: l'autore collaboro` a lungo col mondo dei comics, sviluppando, per un verso, l'interesse per la letteratura per ragazzi (cui si dedico` scrivendo The Day the Sea Rolled Back, 1979 e The Ship That Never Was, 1982) e , per l'altro, quell'amore per il pastiche, che animera` diversi suoi prodotti, al di fuori della serie Hammer: per esempio, la pazzesca, improbabile, avvincente spy-story The Delta Factor (Il fattore delta, 1967). Ne e` protagonista un criminale ingaggiato dal governo americano per una missione impossibile a Cuba, Morgan il Razziatore, precursore in qualche dello Snake Plissken/K. Russell dei due film di John Carpenter Escape From New York (1997. Fuga da New York, 1981) e Escape from L. A. (Fuga da Los Angeles, 1996). 40 milioni di dollari rubati al governo USA da ritrovare, una dittatura corrotta, un fortino inespugnabile da assalire, ed un unico motore: "il fattore delta [...]. Il simbolo fallico della donna: il triangolo" [7].


Ci sarebbe poi da riscoprire lo Spillane delle prose brevi, composte per lo piu` tra il '53 e il '60. Una di esse, il racconto The Pickpocket (Il borsaiolo, 1954), ci svela, inaspettatamente, un'attitudine delicata e profonda dell'autore, tramite una brevissima eppur toccante storia di redenzione di un'ex ladruncolo [8].
I rapporti con l'industria del cinema sono stati per Spillane proficui dal punto di vista quantitativo -7 film, 6 film tv, 4 serial-, deludenti da quello qualitativo, con un'unica, positiva eccezione: la riduzione di Robert Aldrich di Kiss Me Deadly, opera di fondamentale importanza per capire perche`, dalla meta` degli anni '50 in poi, il noir cinematografico classico chiuda definitivamente i battenti. Infine, una curiosita`: in The Girls Hunter (Cacciatori di donne, Roy Rowland, 1963), dall'omonimo romanzo, il ruolo di Mike Hammer e` interpretato dallo stesso Spillane! Il film, pero`, non e` altro che un pasticciato tentativo di recuperare le atmosfere noir di tanto cinema precedente e, nel rispettare alla lettera l'opera di origine, ne tradisce la ferocia sanguinaria (logicamente, non rappresentabile in toto sullo schermo).



Note:


[2] M. SPILLANE, The Girl Hunters, 1962, tr. it. di Marisa Belloni, Cacciatori di donne, Milano, Giallo Garzanti, n. 52, 1974, p. 96. Da qui le successive citazioni.



[6] M. SPILLANE, The Twisted Thing, 1966, tr. it. di G. Falzini, Piccolo mostro, Milano, Garzanti, 1991, p. 162.

[7] M. SPILLANE, The Delta Factor, 1967, tr. it. di P. Morganti, Il fattore delta, Milano, Garzanti, 1991, p. 127.

[8] M. SPILLANE, The Pickpocket, "Manhunt", dicembre 1954, tr. it., Il borsaiolo, in E. GORMAN, M. H. GREENBERG, B. PRONZINI (a cura di), American Pulp, Milano, Mondadori, 2001 (ed. or., idem, 1997), pp. 23-27.


Maggio 2004

IL RE DEL ROCK

Il grande Elvis -
queste sono le custodie di alcuni dei suoi dischi-
TUTTI IN VINILE !!













18 ottobre 2006

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I grande Elvis incise questo disco prima di partire per il servizio militare in Germania.Un appuntamento con i suoi numerosissimi fans.
La Germania gli fece conoscere anche una ragazzina di nome Priscilla che, anni dopo, diventerà sua moglie, dandogli anche una figlia e tanti dispiaceri.
Tornato in patria incise "it's now or never" canzone sull'aria di "'O sole mio" che gli fece vendere più di quaranta milioni di dischi (all'epoca!).